Che meraviglia
raccontare la storia “mitica” dei tanti e tantissimi
gruppi musicali che erano in fermento in quel
periodo. Grande fermento e, anche senza cattiveria,
grande rivalitą.
Io appartenevo a uno dei gruppi (o meglio
complessi…musicali ovviamente) pił giovani del
periodo, uno si chiamava Clever e l’altro, quello
del sottoscritto, i Ghepardi.
Il mio gruppo era nato grazie alla strumentazione
acquistata dall’allora parroco della chiesa San
Giovanni Battista (conosciuta meglio come San
Filippo) Don Attilio, il quale oltre agli strumenti
ci diede anche uno spazio fisico per fare le prove.
Per un periodo abbiamo fatto da spalla ai gruppi pił
maturi e navigati del nostro, poi finalmente in
proprio.
Facemmo le prime messe “beat” con tutta la
strumentazione montata di fianco all’altare
principale, ed allora era veramente una prova di
grande coraggio nostro e soprattutto di don Attilio.
Partecipammo ad uno stupendo spettacolo teatrale al
teatro G.B.Pergolesi eseguendo le musiche
direttamente in palcoscenico.
Infine le solite serate da ballo in vari locali e
feste organizzate dai comuni limitrofi.
Ricordo tutti i gruppi che esistevano allora e il da
farsi continuo di prove nelle varie cantine con il
solito lamento degli abitanti del palazzo.
Alcuni nomi dei quali conservo un buon ricordo sono
quelli legati alla mia preparazione
“dilettantistica” musicale prima e da professionista
poi:
la pazienza di Veniero con il primo negozio di
dischi, il mio insegnante di chitarra Aldo Romagnoli
che cantava con “La nuova strada” (bellissimo nome
per un complesso musicale), la gentilezza di Marino
Carotti cantante preparato e molto bravo, la
simpatica follia del cantante Enrico Bernardi che
volle chiamarsi “Enrico Nardi”, chi non ricorda
Viscardo il contrabbassista dalla vena creativa che
incontrai anche in futuro con l’avvento delle prime
“radio libere”.
Un saluto a tutti i componenti del mio gruppo
“ I Ghepardi” in particolare a Danilo che ci ha
lasciati.
Grazie per
questa meravigliosa iniziativa.
Bologna,
Igino Ponzetti